A settant’anni dalla storica esposizione al Palazzo Reale di Milano del 1953, il MAN di Nuoro rende omaggio a un'opera testimone della sua epoca, ma portatrice di un messaggio universale, ancora oggi tragicamente attuale. Un inno contro l'orrore di tutte le guerre.
La mostra celebra anche la prima esposizione di Picasso che vide presentata vent'anni fa al MAN di Nuoro la serie completa della Suite Vollard, in collaborazione con il Reina Sofía di Madrid, partner anche di questo nuovo importante progetto.
Ma ad essere protagonista accanto a Picasso è lo stesso territorio e la creatività sarda grazie a due interventi particolari quanto diversi tra di loro. Il primo è il corto animato realizzato dall’illustratore e graphic artist Manuelle Mureddu, che narra la genesi della celebre opera di Picasso.
Il cortometraggio è diviso in tre capitoli: il momento della scoperta dell'orrore, la sublimazione dell'artista e la realizzazione vera e propria dell'opera.
Il secondo intervento invece si intitola “Tessere la Pace” ed è un maggio a Guernica, contro tutte le guerre, realizzato dallo Studio Pratha le cui tessitrici hanno realizzato un polittico di sei elementi monumentali che, in scala 1:1, riproduce altrettanti dettagli fondamentali di Guernica.
Un omaggio femminile, tradizionale, caparbio e insieme toccante, sigla un'alleanza di spirito e militanza fra le mani delle donne sarde e quelle di un capolavoro che abbassa commosso le palpebre alle vittime di tutte le guerre.
Con l’occasione verranno anche presentate le nuove acquisizioni del Museo MAN tra cui spicca l'importante ingresso in collezione dell'opera “Madre che cuce” di Mario Sironi, 1905-1906, frutto di un recente acquisto da parte del museo MAN presso una collezione privata milanese.
Fra gli altri protagonisti della mostra spicca poi Costantino Nivola (1911-1988), con l’opera “Times Square”, datata 1946, che si unisce a fondi già custoditi dal MAN.
Ecco ancora opere di Edina Altara, Vittorio Accornero, Salvatore Fancello e Anna Marongiu, oltre alle splendide fotografie dedicate alla Sardegna di Lisetta Carmi, accanto a figure di spicco del contemporaneo come Giorgio Andreotta Calò, Christian Niccoli e Paolo Cavinato.
Una sezione a parte, una mostra nella mostra, è riservata all'intervento site specific di Giovanni Campus, il grande artista sardo, milanese d'adozione, che dipanerà negli ambienti del MAN le sue scatole euclidee fatte di composizioni in divenire nel tempo.