L’associazione Culturale Spaziodanza – che da 28 edizioni organizza a Cagliari il festival Autunno Danza - è diventato Centro di Produzione di danza e arti perfomative della Sardegna.
Il nuovo centro si chiamerà Fuorimargine e avrà sede a Nuoro e a Cagliari e si occuperà di produrre artisti e artiste legati al territorio, ma non soltanto, creando le condizioni di possibilità affinché molti artisti ormai residenti all’esterno possano fare ritorno e trovare spazi di confronto. Come compimento di un lungo percorso artistico Spaziodanza apre una possibilità di ricerca, scoperta e rielaborazione, si fa crocevia di progettazioni creative, snodo in cui far convergere produzioni e ospitalità, elaborazione di committenze mirate e incontri tra emergenti e artisti dal timbro riconoscibile e matura esperienza internazionale.
Accanto al nuovo aspetto produttivo, procede anche la proposta di una programmazione autunnale di artisti legati alla danza, aprendo anche alla città di Nuoro.
Il programma, che ha preso il via a settembre, prosegue venerdì 28 e sabato 29 ottobre, Chiara Bersani – premio Ubu Miglior interprete under35 – mostra l’Animale, un assolo potente, dalla cifra raffinata e composita, dove – con un tappeto sonoro ibridato – raggiunge cifre di alta poesia e conduce chi guarda in dimensioni inesplorate e inattese.
Nel mese di novembre, a Cagliari a Sa Manifattura ci saranno due icone della danza contemporanea italiana: Ariella Vidach e Cristina Kristal Rizzo. Mercoledì 2 e giovedì 3 novembre, Corpomemory di Aiep/Ariella Vidach fa diventare lo smartphone uno strumento di condivisione che crea un sistema di relazioni tra spettatori, performer , permettendo di costruire un ambiente sensibile delineato nei tratti e nell’estetica, attraverso l’elaborazione delle scelte prese dalla collettività. Nel corso dell’evento è possibile stabilire un sistema di relazioni tra gli spettatori che, attraverso i testi che scorrono sul display del loro cellulare e sulle pareti, possono dialogare tra loro. La sfera intima e privata diventa pubblica. I luoghi dell’azione si moltiplicano e si dislocano negli spazi di fruizione tramite una piattaforma sia fisica che on line.
Venerdì 4 novembre e sabato 5, Cristina Kristal Rizzo mostra Echoes. Pensate come danze per spazi differenti le cartografie di Echoes dialogano con il luogo che le ospita grazie all’abilità dei corpi di entrare in contatto poeticamente con l’anatomia delle forme e la bellezza della misura. Il lavoro coinvolge cinque corpi danzanti che disegnano e ricompongono senza soluzione di continuità, una partitura di movimenti in cui è la singolarità del corpo che fuoriesce in intensità o la pluralità beata di un’espressione corale appoggiata sui melanconici rallenti della star R&B Frank Ocean. Ciò che si muove in questa danza, è propriamente una coscienza collettiva che ridefinisce i rapporti tra le cose: l’altrove, il tempo, lo spazio, la finitudine dei corpi e il punto cieco di un’immagine.
Si chiude l’anno giovedì 29 dicembre all’Auditorium del Conservatorio Pierluigi da Palestrina con Bodybodybodybody di Dan Taeldeman & Andrew Van Ostade una composizione musicale vertiginosa, che mescola musica elettronica, percussioni, chitarre, bassi, mantra parlati e arie liriche. I musicisti Dag Taeldeman e Andrew Van Ostade suonano una musica estatica, pulsante e ritualistica, e sono accompagnati dal soprano Lies Vandewege e dal danzatore Matteo Sedda che performa una tarantella in una interpretazione che tocca nel profondo chi guarda, attraverso il contatto dei neuroni specchio. Bodybodybodybody è una performance/concerto, ma anche un’opera, una danza selvaggia che invoca la celebrazione del movimento, della danza, del sesso, dell’amore, della liberazione del dolore, dal stress e da tutti i sentimenti opprimenti, conducendo chi guarda in una condizione estatica.
A Nuoro, al Teatro Eliseo, sono previsti quattro appuntamenti: nel mese di ottobre, giovedì 27 e venerdì 28, Jacopo Jenna mostra Alcune Coreografie, un lavoro che si costruisce attraverso la mimesi di una moltitudine di frammenti video montati in una sequenza serrata, frugando tra la storia della danza e della performance, attraversando il cinema e internet, in cerca di una materia cinetica sensibile. La danzatrice in scena incarna, trasforma, connette e riporta al presente il corpo dell’immagine, ne sonda la dinamica, la libertà e l’immediatezza linguistica senza un punto di vista privilegiato, lo sradica dall’immaginario nello svolgimento di una coreografia esatta.
Venerdì 4 e sabato 5 novembre, il duo Igor&Moreno con Idiot-Syncrasy rivendica il potere della danza come fattore di cambiamento. Un pezzo divertente e energico, un’asserzione politica sull’attivismo e la perseveranza e una tenera esplorazione dell’identità maschile e delle relazioni. Attraverso ripetizione e perseveranza, Igor e Moreno invitano il pubblico a riflettere, a guardare a quello che possediamo e celebrare il legame tra le persone e l’abilità di ciascuno di noi di guardare avanti. Pieno di variazioni inaspettate, Idiot-Syncrasy è una danza che coinvolge due performers molto diversi tra loro, sebbene molto simili nella loro fisicità, accompagnati da un’ipnotica colonna sonora.
Venerdì 2 dicembre ci sarà Enzo Cosimi con Coefore Rock&Roll, un regno di incubi d’infanzia, giocattoli rotti, coperte colorate – un orizzonte visivo ispirato al segno dell’artista Mike Kelley -, si profila la ferocia di un delitto efferato che mette in discussione l’individuo e con esso l’umanità intera: l’atto di uccidere chi ha donato la vita. Nel lavoro si determina il profilo duale di Oreste imprigionato dal conflitto tra il porre nuovo ordine al mondo e l’essere dannato a vita per l’assassinio della propria madre. Nel gelo di un amore e di una vendetta implacabili, si stagliano le algide e passionali figure di Clitemnestra ed Elettra, accompagnate dagli echi tribali delle erinni, capitanate dall’icona della club culture e della musica techno sperimentale romana e internazionale Lady Maru.