È stata inaugurata lo scorso 3 maggio, in Consiglio Regionale a Cagliari, la mostra sulla civiltà nuragica “Io apro all’Unesco”, organizzata dall’Associazione “La Sardegna verso l’Unesco”.
Aprendo la cerimonia di inaugurazione della mostra, il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, ha ricordato l’approvazione, il 30 settembre 2020, della mozione 318 in cui è stata espressa, da parte dell’Assemblea, l’imprescindibile esigenza di inserire il paesaggio culturale sardo nella lista di quei paesaggi Unesco che appartengono a tutti i popoli del mondo. “Il nostro patrimonio archeologico, il più grande del mondo, deve essere sempre più valorizzato e promosso – ha aggiunto il Presidente Pais – Le Istituzioni regionali sono in prima linea per aiutare la nostra terra a diventare una delle principali mete turistiche del Mediterraneo legate alla storia e all’archeologia”.
Al simbolico taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, il Presidente dell’Associazione “La Sardegna verso l’Unesco” Pierpaolo Vargiu, il presidente della commissione speciale per l'Insularità Michele Cossa, il direttore generale della Fondazione di Sardegna, Carlo Mannoni, e il sindaco di Ittireddu e archeologo Franco Campus.
Istituzioni, politica, enti locali, università, istituti di credito, sindaci e cittadini uniti per celebrare il grande museo a cielo aperto che si trova in Sardegna e la possibilità che possa presto entrare a far parte del patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Un percorso che Pierpaolo Vargiu ha definito “entusiasmante”. “Stiamo lavorando – ha aggiunto – perché il patrimonio della civiltà nuragica possa entrare nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Tutto questo non sarebbe possibile senza l’appoggio totale delle istituzioni e di tutto il popolo sardo. Un solo esempio: 360 comuni sardi hanno sottoscritto il documento a favore dell’Unesco”.
La mostra è allestita al piano terra e al primo piano del palazzo del Consiglio regionale di via Roma. Sono esposti 31 pannelli fotografici raffiguranti testimonianze nuragiche del territorio e la riproduzione di una “navicella nuragica”.
La mostra sarà aperta al pubblico, in occasione di Monumenti aperti, il 21 e il 22 maggio. Il 4 e il 5 maggio saranno i giorni dedicati alle scolaresche che potranno visitare la mostra guidate da un archeologo dalle ore 10.30 alle 12.00.