Da giovedì 4 a sabato 6 novembre 2021, a Oristano, l’associazione culturale “Oristano e Oltre” organizza la prima edizione di “ConnEtica – Il festival delle interazioni tra digitale ed etica”. Istituzioni, scuola, professionisti e studiosi, dialogheranno sul digitale e sulla necessità di un’etica ritrovata.
L’obiettivo di ConnEtica è creare un’occasione d’incontro e confronto ma anche spazio per laboratori e fucina del presente. Un presente, però, proiettato verso un futuro più consapevole, più etico e quindi più connesso.
Il festival ruota attorno a tre temi principali: La Società dell’Infosfera, Scuola e Lavoro, La città dei 15 minuti.
Il programma prevede numerosi incontri che vedranno coinvolti diversi soggetti: rappresentanti delle istituzioni, giornalisti, studiosi ed esponenti (teorici e non) appartenenti a questo mondo digitale.
Insieme, coinvolgendo anche le scuole del territorio, affronteranno e svilupperanno un dialogo attivo sul digitale e sulla necessità di un’etica ritrovata in questo spazio difficile da delineare nel suo concetto non fisico. Un dialogo che sarà occasione di confronti filosofici ma anche pratici, da un punto di vista non solo concettuale/intellettuale ma anche progettuale/pratico.
Una “tre giorni” per parlare di digitale ed etica, di interazioni con la scuola e il mondo produttivo e le nuove professioni, ma anche per discutere sull’architettura del paesaggio, in continua evoluzione e che si plasma intorno alle nuove abitudini del futuro.
Interverranno durante il Festival: Luciano Floridi, Elena Pavan, Paolo Sirena, Giorgia Soleri, Vittorio Pelligra, Antonello Cabras, Roberto Sedda, Nicola Sanna, Umberto Cocco, Ester Cois, Stefano Usai, Ivan Blecic, Stefano Paschina, Francesco Sonis, Carmelo Di Bartolo, Ivana Pais, Arnaldo Cecchini, Caterina Giannattasio, Oriol Nel-lo.
Con la rivoluzione digitale e la successiva immersione in un nuovo ambiente chiamato Infosfera, l’uomo perde anche la convinzione di essere il controllore delle informazioni, considerato che i software, esseri non intelligenti ma terribilmente performanti, sono in grado di controllare le informazioni in maniera centinaia di volte più efficienti dell’uomo. È un discorso di come l’uomo si sta modificando antropologicamente a seguito di una rivoluzione che ha avviato, ma che spesso non riesce a controllare.