SoStanza, nascono i luoghi di ascolto di Rete Dafne per le vittime di reato

SoStanza, nascono i luoghi di ascolto di Rete Dafne per le vittime di reato

Un luogo “per comprendere ed essere compresi”. È l’obiettivo di SoStanza, l’iniziativa di Rete Dafne presentata mercoledì 20 ottobre, nella sede di Sassari della Fondazione di Sardegna. 

 

Il progetto, realizzato con il sostegno della Fondazione, prevede la creazione di due stanze di ascolto nelle Procure dei Tribunali per i minori di Sassari e Cagliari dove le vittime di reato possono trovare non solo accoglienza e protezione, ma anche supporto e riservatezza per affrontare il percorso legale e psicologico. 

 

In favore di SoStanza è stata presentata anche "BdS in Rosa”: una nuova carta prepagata senza costi di emissione con retrocessioni di commissioni a favore di Rete Dafne: in questo modo, chi utilizzerà la carta potrà dare un sostegno concreto all’iniziativa. 

 

I dati. 

La responsabile del coordinamento di Rete Dafne, Annina Sardara e la referente dell'équipe di Cagliari, Alessandra Ibba, hanno presentato i dati raccolti nei tre anni di attività di Rete dafne in Sardegna, che offre un servizio gratuito sul territorio rivolto alle vittime di qualsiasi reato senza distinzione di sesso o di età. 

 

Novantasei richieste d'aiuto sono arrivate nel 2019, centododici nel 2020 e 128 quelle registrate al primo settembre scorso per un totale di 336 accessi fino a oggi. Di questi 256 donne e 80 uomini. La maggior parte, 208, è vittima di maltrattamenti in famiglia, 43 di bullismo e cyberbullismo; 29 stalking, 23 violenza sessuale e 17 di altri tipi di reati non precisati. 

 

Alla presentazione hanno partecipato anche i procuratori dei Tribunali per i Minorenni di Cagliari e Sassari, Anna Cau e Luisella Paola Fenu, il direttore generale della Fondazione di Sardegna, Carlo Mannoni e il direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese.  

 

Per rivedere il video dell'evento clicca qui

retedafne.it 

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