Outsiders, anche a Cagliari il progetto artistico di inclusione sociale “Non sono un murales”

Outsiders, anche a Cagliari il progetto artistico di inclusione sociale “Non sono un murales”

Un murale che rappresenta il connubio tra partecipazione, arte e bellezza. Lo hanno chiamato Akapiàus (in Sardo campidanese significa “legàti”) e rappresenta oltre un anno di lavoro dei bambini e dei ragazzi del gruppo ad alta intensità educativa organizzato nell’ambito del progetto Outsiders e da alcuni ragazzi del Centro di Giustizia minorile, con la supervisione dell’esperto Carlo Erminio, del coordinatore Matteo Salaris e degli educatori Paolo Mandelli, Carla Carta e Deborah Vadalà della cooperativa sociale Panta Rei Sardegna (capofila del progetto).  

 

L’opera è stata inaugurata nei giorni scorsi nella Scuola secondaria di primo grado di via Piceno, che fa parte dell’Istituto Comprensivo Santa Caterina di Cagliari, in occasione dell’evento “Non sono un murales, segni di comunità” durante la Giornata Europea delle Fondazioni. 

 

Outsiders è un progetto triennale finanziato dall’Impresa Sociale CON I BAMBINI (Soggetto Attuatore del ‘Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile’) nell’ambito del Bando “Un passo avanti”. 

L’obiettivo e di prevenire la povertà educativa che “crea ed è creata” da una povertà relazionale e di opportunità.  Il progetto si rivolge a tutti i bambini e ragazzi del Comune di Cagliari, con una particolare attenzione per coloro che, per vulnerabilità familiare e sociale, rischiano di non avere parità di diritti e opportunità nell’accesso alle risorse educative e culturali del territorio. 

 

Le attività scolastiche ed extrascolastiche interessano 600 minori, 45 volontari e 40 tra insegnanti ed educatori. La caratteristica di Outsiders non è quella di “erogare prestazioni”, piuttosto di 

riattivare le risorse di ognuno con progetti partecipati con gli insegnanti. 

 

Outsiders è l’acronimo di “Officine Urbane Trasformative: Strumenti Innovativi nella Didattica, nell’Educazione e nelle Relazioni Sociali”. Nel capoluogo sardo sono state attivate quattro Officine urbane (dedicate a Famiglia, Scuola, Bambini-Ragazzi, Comunità) e una Base, uno spazio fisico e relazionale di co-progettazione e innovazione. Lo scenario è molto articolato: i minori in carico al Settore Tutela del Comune sono un migliaio. Sono bambini e ragazzi che manifestano il loro disagio in famiglia, a scuola, nei centri di aggregazione ma che ancora non sono arrivati all’attenzione dei Servizi Sociali.  

 

Il contesto, infatti, mostra che c’è una tendenza dei nuclei familiari più fragili a ereditare, quasi tramandare, la fragilità economica e educativa (ricerche Zancan 2016/17), la debolezza delle relazioni sociali e intrafamiliari segnalata dai ragazzi intervistati e l’assenza di reti di solidarietà familiare (su 101 minori inseriti in Comunità, 14 vanno in affido).  

 

Questo disagio si può esprimere attraverso problemi emozionali e comportamentali, manifestarsi attraverso una scarsa autostima e motivazione o l’isolamento sociale. La risposta di Outsiders è multifattoriale: i diversi componenti della rete possono fornire un forte sostegno ai minori che, per vulnerabilità familiare e sociale, rischiano di non avere parità di diritti e opportunità nell’accesso alle risorse educative e culturali del territorio, e insieme restituire alla città la policy del welfare e dello sviluppo locale. 

pantareisardegna.it 

conibambini.org 

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