Dopo l’inaugurazione con la performance dello scorso 27 agosto ideata dallo stilista Antonio Marras, “MusaMadre-Visioni/Corpi/Suoni” il festival in scena in questi giorni a Rebeccu con la direzione artistica di Valeria Orani e organizzato dall’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo, si avvia a concludere la cinque giorni di eventi. L’obiettivo è creare una comunità, un luogo vivo di creatività e rigenerazione, che adotti il linguaggio del cinema e della contemporaneità in un borgo abbandonato posto al centro della Sardegna.
Un progetto che grazie al campus cinematografico “Titoli di Coda”, in contemporanea in questi giorni nel piccolo paesino del sassarese, ha visto finalmente abitate le sue piccole vie e le case del centro. Ogni sera, infatti, all’ora del tramonto, addetti ai lavori, turisti, appassionati di cinema e giovani studenti si sono dati appuntamento con proiezioni di film, incontri e dialoghi sotto le stelle.
Non solo cinema nel lungo calendario festivaliero: “MusaMadre”, fino a domenica 5 settembre, ospiterà infatti diversi appuntamenti di arte performativa che si svolgeranno sia nell’antico borgo di Rebeccu, sia in alcune zone del territorio.
Venerdì 3 settembre, nei pressi del Nuraghe di Santu Antine a Torralba, si terrà la performance-concerto “Soul of objects” della musicista Adele Madau
Sabato 4 settembre, al Vulcano spento di Ittiri, si prosegue con Cristina Donadio che legge “Frankenstein” di Mary Shalley, nella riduzione di Cristiano Demurtas e con le musiche di Adele Madau.
Si chiude domenica 5 settembre, con il Cineconcerto dal titolo “Non troverete nulla di me in questo film” con proiezione della pellicola “Cenere” (1916) di Febo Mari da Grazia Deledda, la voce di Fiorenza Menni, la sonorizzazione dal vivo di Luca Maria Baldini e la regia di Cosimo Terlizzi.