La manifestazione Incanti prosegue con il suo programma di attività culturale e musicale a cadenza settimanale, che si protrarrà fino al mese di ottobre 2021 nella location del Nuraghe Diana. Le attività daranno vita, infatti, ad un ampio corpus di iniziative, con musica, spettacoli, laboratori e seminari culturali, alla presenza di professori e studiosi di archeologia. Ci si concentrerà in particolare sulla società nuragica, ma non mancheranno gli approfondimenti su altre culture, dai fenici agli Shardana, approfondendo quindi le varie contaminazioni e i commerci nel Mediterraneo.
Oltre all’attività estiva è già in programma per l’autunno un progetto multimediale che permetterà di visitare il Nuraghe Diana e di apprezzarlo nella sua interezza. Il Diana - ha spiegato l’archeologa Patrizia Zuncheddu, Responsabile Scientifico del progetto - è il sito nuragico più vicino al capoluogo. È un’opportunità da cogliere per permettere a tutti i turisti che transitano o si fermano anche nel capoluogo, anche come tappa della crociera, di vedere un monumento simbolo del nostro passato, delle nostre radici, della nostra storia”.
Il bilancio della manifestazione è già positivi, come ha spiegato Gianfranca Salis, funzionario della Sovrintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna: “Un’iniziativa come quella di Incanti ha una duplice valenza culturale. Innanzitutto riporta l’attenzione sul monumento, che ha una storia lunghissima, partendo dalla preistoria per arrivare alla Seconda Guerra Mondiale. In secondo luogo l’organizzazione di questi eventi di alto valore culturale è utili ai fini della divulgazione e della conoscenza del sito. È l’occasione per un incontro tra la popolazione e il mondo della ricerca”.
Il Nuraghe Diana sarà il palcoscenico degli eventi che proseguiranno per tutti i fine settimana di agosto, settembre e ottobre. La manifestazione sarà anche l’occasione per scoprire il sito con visite guidate. L’amministrazione comunale di Quartu Sant’Elena, sul cui territorio si trova il Nuraghe, punta a tenere il sito aperto, almeno nel fine settimana, tutto l’anno per fare diventare il sito la chiave di volta degli itinerari turistici della città.