Prende il via ‘Abitare Connessioni’, il festival dei borghi che vedrà protagonisti i Comuni e le Comunità di Orani, Mamoiada, Orgosolo e Ottana dal 2 al 7 agosto.
Il progetto da cui si sviluppa ‘Abitare Connessioni’, ideato da Sardarch, realizzato grazie alle quattro amministrazioni comunali e a partner pubblici e privati del territorio, è vincitore dell’avviso pubblico “Borghi in Festival”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, selezionato insieme ad altri 7 in tutta Italia e l’unico in Sardegna.
Il festival è pensato dagli organizzatori come un ‘intervento totale’, che contribuisce a rifondare lo spazio pubblico, a recuperare e tessere relazioni, risolvere e dipanare conflitti, trasformare i rapporti tra le persone, riportando le Comunità in piazza. E per far questo, nei giorni dell’iniziativa, Mamoiada, Orani, Orgosolo e Ottana saranno la scenografia di un programma artistico che nasce dall’incontro e dalla contaminazione tra tradizione e iper-contemporaneità, tra la ricchezza delle tradizioni locali e le visioni d’oltremare chiamate a misurarsi con un patrimonio culturale ancora integro.
Il programma del Festival è stato costruito per mettere in moto processi di riscrittura partecipata del territorio: Comunità locali, istituzioni, operatori culturali ed economici, Università, Centri studi, singoli artisti e ricercatori co-abiteranno e lavoreranno insieme sul territorio per trovare nuove forme di abitare, produrre e “fare” in rete in un sistema integrato. Gli artisti sono già al lavoro nei quattro paesi per costruire residenze di produzione e formazione, realizzate in collaborazione con operatori locali e con il coinvolgimento attivo della cittadinanza.
Al contempo, Abitare Connessioni sarà anche formazione e apprendimento: per quattro giorni, al mattino, ci sarà la Summer School per i ragazzi, curata da Sardarch con la Scuola di economia Civile sui temi del community management, del protagonismo giovanile, della cooperazione, dell’economia circolare, della rigenerazione territoriale su base culturale, delle imprese di comunità, dei beni comuni, dei processi di attivazione dal basso e delle governance partecipative sostenibili. La scuola preparerà i momenti di dibattito pubblico, che animeranno le piazze dei quattro borghi per invitare le comunità a partecipare attivamente alla riprogrammazione dei loro luoghi di vita e di lavoro, a dialogare con protagonisti locali e nazionali sul futuro delle zone interne, sullo spopolamento, sul come ripensare gli spazi e offrire opportunità ai giovani.
Per ogni giornata è previsto anche un calendario di eventi culturali, dalle Officine Comunitarie, dedicate alle tradizioni locali, alla sezione Suoni in Barbagia a cura della Fondazione Teatro Lirico, al programma di arte pubblica curato da Maria Paola Zedda con le istituzioni museali del territorio, Fondazione Nivola a Orani e Museo delle Maschere a Mamoiada. La sera, poi, i borghi diventeranno palchi e scenari per le performance, frutto delle residenze artistiche, di musicisti, danzatori, video maker, cittadine e cittadini comuni.