Sios Sardinia Edition, dall’innovazione le opportunità per un nuovo sviluppo

Sios Sardinia Edition, dall’innovazione le opportunità per un nuovo sviluppo

La Sardegna sotto i riflettori dell’innovazione italiana. L’occasione l’ha data il Sios 2021 - Sardinia Edition, l’evento organizzato da StartupItalia, la tech community più importante d’Italia, e da Innois, la piattaforma per l’innovazione della Fondazione di Sardegna che si è svolto il 21 maggio scorso, a Cagliari. Clicca sui link per rivedere la prima parte e la seconda parte

 

L’impatto della pandemia sta rivoluzionando le nostre abitudini: il nostro modo di vivere e il nostro modo di lavorare. Nuovi fenomeni si stanno affermando con sempre maggiore velocità e quelli che stanno interessando le “nuove geografie del lavoro” sono tra quelli che offrono le maggiori opportunità per territori che non si devono più considerare periferici ma snodi di nuovi distretti produttivi reticolari. 

 

Questo il messaggio che è stato lanciato dalla Sardegna a una platea che, nella sola giornata di venerdì, ha visto collegarsi alla diretta oltre 500 mila persone. 

 

“La Sardegna è stata all’avanguardia dell’innovazione, basti pensare all’esperienza del Crs4 e dell’Unione Sarda, primo giornale online italiano. Ma i 30 anni di anticipo con cui siamo partiti poi non siamo riusciti a capitalizzarli. L’iniziativa di oggi ha questa grande importanza: recuperare il tempo perso e soprattutto correre per essere allineati al sistema globale che opera nell’ambito dell’innovazione” – questo il senso dell’evento come lo ha sintetizzato Antonello Cabras, Presidente della Fondazione di Sardegna. 

 

E a livello globale si muovono aziende e professionisti alla ricerca di competenze, infrastrutture e qualità della vita. Come StartupItalia che, dopo aver trasferito la propria sede legale in Sardegna, ha appena annunciato la prossima apertura di una sede operativa che ospiterà “diversi profili, tra cui sviluppatori, ingegneri, data scientist, growth hacker e altri”. 

 

Dal palco di Cagliari si sono alternati, sia in presenza che da remoto, speaker nazionali e internazionali. A cominciare da Alec Ross (scrittore, venture capitalist ed ex consulente per l’innovazione di Barack Obama) che ha ricordato che “Le startup italiane possono vincere a livello mondiale perché sono ambiziose e nelle metriche di venture capital abbiamo bisogno di una maggiore ambizione”.  

 

Un concetto rafforzato anche da Enrico Resmini, Amministratore Delegato CDP Venture Capital SGR "L'Italia c'è. Abbiamo già fatto più di 400 milioni di euro in investimenti ma abbiamo trovato un Paese ricco di idee, voglia di fare. Il nostro lavoro è quello di intervenire nelle fasi iniziali delle startup e seguire tutta la catena di sviluppo con la nostra famiglia di 9 fondi, presto 10".  

 

Una ricca offerta di opportunità che possono trovare in Sardegna terreno fertile, a patto di mettere a sistema le competenze e creare le giuste sinergie tra pubblico e privato.  

"Il Sud ha 48% delle risorse del PNRR, la Sardegna può ambire a ottenere questi fondi", ha detto Alessandra Todde, Vice Ministra al MISE. "La finanza c'è, i soldi ci sono, servono progetti. Occorre investire in infrastrutture: ferrovie, porti, banda larga, 5G ed energia per fare un salto quantico". 

 

Una sfida che è stata raccolta anche dalle istituzioni regionali. 

“La ricerca è fondamentale per lo sviluppo economico di un paese – ha affermato Maria Assunta Serra, Commissario straordinario di Sardegna Ricerche – il nostro ente investe le risorse della Regione Sardegna per far crescere nell’isola le nuove start up”. 

 

E l’isola si dimostra all’avanguardia in uno dei settori più affascinanti dell’innovazione: l’aerospazio. “Efficienza, strumenti eccellenti e credibilità internazionale. Il settore aerospaziale passa per la Sardegna e lo fa guardandola con ammirazione” – ha ricordato Giacomo Cao, Amministratore unico del CRS4. 

 

Per diventare attrattori di imprese che operano nel campo dell’innovazione è fondamentale avere un sistema della formazione di eccellenza. E in questo le due università di Cagliari e di Sassari sono da tempo all’avanguardia. “Oltre ai profili di primo livello, stiamo formando nuove professionalità che puntano con forza sulla specializzazione – ha spiegato Gianni Fenu, Pro Rettore Vicario dell'Università degli Studi di Cagliari – ma il contesto cambia rapidamente e ci siamo anche resi conto che c’è la necessità di “ibridare” le competenze dei nuovi professionisti dell’ICT con concetti fisici, matematici e filosofici”. 

 

Alla base della tecnologia, infatti, c’è sempre l’uomo, come ha spiegato Alessio Tola, Delegato del Rettore per il Trasferimento tecnologico e le relazioni con le imprese “La tecnologia è prima di tutto capitale umano. Questo significa che la persona è centrale nelle scelte strategiche. Non possiamo dimenticare, infatti, che dietro uno sviluppo tecnologico ci sono una strategia e una visione che devono essere guidati da un capitale umano adeguatamente formato e preparato”. 

 

Ma innovazione vuol dire, soprattutto, giovani generazioni. Durante l’evento sono state presentate le storie di tante start up di successo “Made in Sardinia” e non solo. Sono state protagoniste sul palco di Cagliari numerose iniziative di finanza sostenibile, di venture capital e di finanza etica. 

 

Come ad ogni edizione di SIOS, anche in questa c’è stato spazio per la premiazione. IndendiMe si è aggiudicata la prima edizione del premio “Startup Sarda dell’Anno” dopo il voto di una giuria qualificata composta da più di 30 giudici.

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