Il Festival Éntula, giunto alla IX edizione, si svolgerà in modalità ibrida: tuttavia, sebbene inizi online, l’auspicio degli organizzatori è di concentrare il maggior numero di appuntamenti dal vivo nei mesi estivi, per beneficiare appieno delle peculiarità del festival.
La rassegna parte il 23 aprile e andrà avanti per tutto l’anno fino a dicembre.
Protagonisti di Éntula 2021 una trentina di autori del panorama sardo, nazionale ed estero e i loro ultimi lavori – alcuni di recente pubblicazione e altri che vedranno la luce solo nei prossimi mesi.
Grande attesa per Sandro Veronesi, due volte premio Strega, la pluripremiata Donatella Di Pietrantonio, il Cacciatore di aquiloni siriano Zeyn Joukhadar, il direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino Nicola Lagioia, Nadeesha Uyangoda da sempre impegnata sui temi di identità, razza e migrazioni, e Viola Ardone, autrice del caso letterario Il treno dei bambini.
E sempre una trentina sono le località finora confermate nell’intenso viaggio di Éntula su e giù per la Sardegna, con l’obiettivo da un lato di scoprire la ricchezza culturale e paesaggistica anche dei piccoli centri, e dall’altro di costituire, attraverso il festival, un’ulteriore offerta turistica diffusa: oltre alle ormai storiche Fonni, Fordongianus, Turri e Valledoria, ci saranno Cagliari, Macomer, Monteleone Rocca Doria, Nulvi, Nuoro, Oristano, Ploaghe, Porto Torres, Sarule, Sassari, Serri, l’Unione dei Comuni della Barbagia e Villanovaforru, più tre new entry, Baunei, Urzulei e Villagrande Strisaili.
Il festival dimostra anche la propria sensibilità ambientale e, poiché il 70% dei fan di Éntula hanno riferito di preferire i libri di carta, Lìberos si impegna a piantare quest’anno 462 alberi, tanti quanti sono stati i libri venduti durante l’edizione ridotta e sacrificata del 2020.