Sono stati presentati in un convegno a Oristano i risultati preliminari del progetto Micro4Life, iniziativa scientifica sostenuta con il bando Ager “Dal suolo al campo – Approcci multidisciplinari per migliorare l’adattamento delle colture al cambiamento climatico” e realizzata con la partecipazione dell’Università di Sassari insieme al CNR – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (Torino), l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e il CREA – Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, Istituto di Viticoltura ed Enologia di Conegliano Veneto.
Il progetto Micro4Life affronta le criticità legate al deterioramento della fertilità del suolo e agli effetti del cambiamento climatico sulla produttività agricola. Attraverso lo studio e l’applicazione di consorzi microbici benefici mira a migliorare la salute del suolo, ridurre l’uso di fertilizzanti chimici e rafforzare la resistenza delle colture agli stress ambientali. L’iniziativa si concentra in particolare sulla coltivazione del riso e della vite, con l’obiettivo di promuovere modelli agricoli più sostenibili ed efficienti.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i primi dati della sperimentazione, realizzata in Sardegna, di nuove soluzioni per migliorare la salute dei terreni e la resa delle colture. I risultati ottenuti sul campo mostrano che è possibile ottenere produzioni più efficienti riducendo sensibilmente il consumo di acqua, grazie a sistemi di irrigazione alternativi alla sommersione. Il progetto prosegue ora con ulteriori test per verificarne l’efficacia su più larga scala, in un’ottica di diffusione di modelli agricoli replicabili e attenti all’ambiente.