“La Sardegna e il Mediterraneo”, presentato a Cagliari il secondo rapporto ISPROM

 “La Sardegna e il Mediterraneo”, presentato a Cagliari il secondo rapporto ISPROM
Si è tenuta presso l’Aula Magna Baffi dell’Università di Cagliari la presentazione del secondo rapporto "La Sardegna e il Mediterraneo", curato dall'Istituto di Studi e Programmi per il Mediterraneo (ISPROM) e realizzato con il sostegno della Fondazione di Sardegna.
 
Il volume è stato illustrato da Stefano Usai, dell'Università di Cagliari, e Marco Calaresu, dell'Università di Sassari. Usai ha posto l'accento sulle dinamiche economiche e sulle opportunità di cooperazione, sottolineando l’importanza degli scambi commerciali tra la Sardegna e i Paesi del Mediterraneo meridionale e orientale, in particolare nel settore energetico. Ha evidenziato come la Sardegna, grazie alla sua posizione strategica, possa rafforzare il proprio ruolo nel contesto della transizione energetica, sfruttando le interconnessioni infrastrutturali e i progetti di cooperazione con i Paesi africani. Calaresu ha invece affrontato il tema delle trasformazioni sociali legate ai flussi migratori, spiegando come la crescente presenza di famiglie con componenti stranieri stia contribuendo a mitigare il declino demografico dell'isola e rappresenti un'opportunità per arricchire il tessuto sociale ed educativo locale.
 
Questi temi sono stati ripresi e approfonditi anche dal Presidente della Fondazione di Sardegna, Giacomo Spissu, che ha posto l'accento su diversi temi, tra cui le connessioni energetiche, la questione demografica, l'integrazione e le relazioni culturali. “Il riposizionamento delle fonti di approvvigionamento, conseguenza della crisi energetica legata al conflitto in Ucraina, rende centrale il ruolo del Mediterraneo e delle relazioni con la sponda sud, in particolare con l'Africa”, ha affermato Spissu, sottolineando come le interconnessioni energetiche possano rappresentare una soluzione concreta alle esigenze dell'isola, contribuendo a prevenire il rischio di isolamento e marginalità. Spissu ha inoltre sottolineato la necessità di un dibattito pubblico aperto e approfondito, in grado di superare le resistenze locali verso progetti infrastrutturali cruciali per il futuro dell'isola.
 
Il Presidente ha anche evidenziato l'urgenza di affrontare la crisi demografica della Sardegna, un tema condiviso anche dagli interventi accademici. “Le proiezioni mostrano una Sardegna sempre più anziana e con una natalità tra le più basse in Italia”, ha dichiarato Spissu, spiegando come l’immigrazione debba essere vista non come una minaccia, ma come una risorsa fondamentale per il futuro della regione. A questo proposito, il progetto Sardegna ForMed, rinnovato dalla Fondazione per il prossimo triennio, rappresenta un esempio concreto di come l'integrazione attraverso la formazione possa creare legami culturali e formativi duraturi tra la Sardegna e i Paesi del Mediterraneo.
 
I lavori sono stati aperti da Tore Cherchi, Vicepresidente dell'ISPROM, che ha descritto il rapporto come uno strumento utile per istituzioni e politica, capace di offrire una visione evolutiva delle relazioni tra la Sardegna e il Mediterraneo. Mentre Gianni Fenu, Prorettore Vicario dell'Università di Cagliari, ha messo in luce il valore del rapporto per la ricerca accademica, in particolare per la transizione energetica e la gestione dei beni culturali.
 
Durante la tavola rotonda sono intervenuti anche Franco Cuccureddu, Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, che ha sottolineato l'importanza di rilanciare il ruolo della Sardegna nel Mediterraneo attraverso la creazione di una macro-regione mediterranea; Nathalie Tocci, Direttrice dell'Istituto Affari Internazionali, la quale, in un messaggio video, ha ribadito il ruolo chiave della Sardegna nel contesto delle nuove strategie energetiche legate al Piano Mattei; e Giovanna Medde, Direttrice Generale dell'Autorità di Gestione del Programma Interreg NEXT MED, che ha evidenziato il ruolo attivo della Sardegna nella promozione della cooperazione internazionale attraverso progetti che affrontano sfide comuni, come la lotta ai cambiamenti climatici e il sostegno alla competitività delle PMI.
 
L'evento si è concluso con l'intervento del Presidente dell'ISPROM, Francesco Sanna, che ha descritto il rapporto come uno strumento fondamentale non solo per gli studiosi, ma per l'intera comunità sarda. Sanna ha invitato a guardare al futuro della Sardegna non in modo isolato o regressivo, ma come una regione moderna, innovativa e aperta alle culture del Mediterraneo e del mondo.
isprom.it
unica.it

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