Dal 25 al 28 luglio, lo spazio adiacente alla basilica di Saccargia ospiterà la sesta edizione del festival di letteratura giornalistica Liquida. L’evento vedrà la partecipazione di esponenti del giornalismo, della cultura e delle istituzioni, che presenteranno opere su tematiche politiche, economiche e sociali come guerra, mercato del lavoro, condizione femminile, Medio Oriente, diritti umani, carceri e Costituzione italiana.
Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di "Report", presenterà "La scelta" (Bompiani), un'opera in cui racconta il suo percorso professionale e le sue inchieste giornalistiche. Proseguendo sul tema delle inchieste sul campo, Luciana Coluccello, reporter televisiva di La7, porterà "Sottoterra. Cronache dai mille bunker della guerra ucraina" (Piemme), dove descrive le dure condizioni di vita durante il conflitto ucraino.
Luca Foschi, inviato per Avvenire, discuterà il suo romanzo "Al Ghalas" (Bompiani), che narra le esperienze di un giornalista freelance in varie aree di crisi. Patrick Zaki presenterà "Sogni e illusioni di libertà. La mia storia" (La nave di Teseo), un racconto toccante dei suoi mesi di detenzione in Egitto, collegando l'importanza dei diritti umani alla libertà di espressione.
Si parlerà anche del mondo carcerario con Silvia Cecchi, magistrata, che introdurrà "Carcere" (Liberilibri), un'analisi sull'istituzione carceraria e la sua funzione rieducativa. Mentre Il tema del lavoro sarà affrontato da Francesca Coin e Irene Soave: Coin con "Le grandi dimissioni" (Einaudi), che analizza l'ondata globale di dimissioni volontarie, e Soave con "Lo Statuto delle lavoratrici" (Bompiani), una riflessione sullo Statuto dei lavoratori.
A concludere il festival, Luca Sommi discuterà "La più bella. Perché difendere la Costituzione" (Baldini+Castoldi), un saggio sulla Costituzione italiana, collegando l'importanza della nostra Carta costituente alla realtà contemporanea.
Confermata anche la collaborazione con Assostampa con la tavola rotonda “Cosa è rimasto del giornalismo?”, coordinata da Simonetta Selloni, presidente dell’Associazione Stampa Sarda.
