Tempo di primi bilanci per la gestione del Padiglione Tavolara che, sotto la guida della Fondazione Nivola, dopo i primi sei mesi di attività, ha contato oltre 10.000 visite registrate. L’attrazione principale è rappresentata da “Faccio con la mente penso con le mani - Artigianə, Designer e Makers della Sardegna contemporanea”, la mostra ora visitabile fino al 30 agosto 2023 che ne ha tenuto a battesimo la riapertura di dicembre 2022.
Promossa dal Comune di Sassari con il supporto di Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna e organizzata dal Museo Nivola di Orani, con la cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri, la mostra racconta gli ultimi quindici anni di creatività e progetti realizzati in Sardegna nel campo espanso del design. Lo fa presentando il mondo delle produzioni creative isolane, dal design industriale al recupero di antiche tecniche artigianali, dall’high-tech all’archeologia sperimentale, e contro l’idea di una Sardegna che ripropone passivamente una tradizione senza tempo.
Positivo anche il bilancio delle attività svolte e in corso di svolgimento. Infatti, ad oggi sono stati attivati 23 laboratori didattici per bambine e bambini, una decina di presentazioni di libri, 3 concerti e spettacoli, 5 talk a tema con artigiani e designer, una residenza artistica, due collaborazioni con i festival Abbabula e Bardunfula. Infine, si registra un totale di 42 scuole coinvolte in diverse attività e visite guidate.
Un calendario di attività significativo la cui importanza comincia proprio dalla sua sede: il Padiglione Tavolara, nel cuore della città di Sassari, un gioiello architettonico costruito nel 1956 su progetto di Ubaldo Badas (1904-1985) per ospitare le mostre dell’ISOLA, l’Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano fondato negli anni Cinquanta con la guida del designer Eugenio Tavolara (1901 - 1963) per favorire il rinnovamento dell’artigianato sardo attraverso il dialogo fra artisti, designer e artigiani.
Lo stesso edificio del Padiglione vale di per sé una visita, con le sue strutture aeree immerse nel verde dei Giardini Pubblici e il suo ricco patrimonio di interventi decorativi dovuti allo scultore e designer Eugenio Tavolara e ad alcuni tra i maggiori ceramisti sardi dell’epoca, Gavino Tilocca, Giuseppe Silecchia ed Emilia Palomba.
Continua anche, al pianterreno del Padiglione, l’attività commerciale nello storico Salone delle Botteghe, affidata alla gestione di Confartigianato, che offre al pubblico una rassegna delle produzioni artigiane della Sardegna.