Progetto Ager, selezionati i progetti vincitori del bando “Dal suolo al campo”

Progetto Ager, selezionati i progetti vincitori del bando “Dal suolo al campo”

Sono tre i progetti di ricerca selezionati dai revisori a cui Ager-Agroalimentare e ricerca destinerà i 2,5 milioni di euro messi a disposizione dalle Fondazioni per il bando “Dal suolo al campo - Approcci multidisciplinari per migliorare l’adattamento delle colture al cambiamento climatico”, nato con l’intento di migliorare le produzioni agroalimentari e salvaguardare la salute e la fertilità dei suoli italiani.  

 

Il bando, che si è chiuso lo scorso ottobre, ha stimolato la candidatura di proposte fortemente interdisciplinari in linea con le aspettative di fabbisogni di ricerca e di innovazioni rilevati da Ager, a dimostrazione che lo studio dei consorzi microbici e della loro interazione con le piante è un tema di grande attualità e che si presta a numerose applicazioni pratiche.  

 

Questi progetti sono accomunati da approcci originali e da un forte carattere innovativo. Le ricerche, condotte da team multidisciplinari dislocati su tutto il territorio nazionale, toccheranno colture tipiche italiane, quali la vite, il riso, l’actinidia, il cece e il pisello. I risultati offriranno soluzioni e modelli di studio adattabili e trasferibili ad altre colture, ampliando ulteriormente la ricaduta delle innovazioni prodotte dalla ricerca.  

 

Uno dei tre progetti – di cui è partner anche l’Università di Sassari - valuterà direttamente in campo le potenzialità di un consorzio di microrganismi sulle colture della vite e del riso. In particolare, il progetto vuole favorire l’attitudine delle piante a reclutare una comunità microbica selezionata e testata in laboratorio e inoculata nel suolo. Il tutto con gli obiettivi di aumentare la tolleranza delle due colture agli stress conseguenti alle mutate condizioni ambientali, migliorare la fertilità del suolo e la qualità dei prodotti. 

 

Un altro progetto studierà come contrastare una pericolosa malattia dell’actinidia, la Kiwifruit Vine Decline Syndrome (KVDS), di cui al momento non sono ancora stati identificati gli agenti causali. Il progetto analizzerà i meccanismi alla base di questa sindrome, identificherà i biomarcatori utili per la diagnosi e studierà strategie di controllo e prevenzione che facciano anche uso di comunità microbiche sintetiche.     

Il terzo progetto si pone l’obiettivo di migliorare la fertilità del suolo e facilitare la gestione delle coltivazioni di vite, cece e pisello. L’approccio prevede la realizzazione di tè di compost (estratto acquoso fermentato ottenuto da compost vegetale) potenziati con consorzi microbici composti da microrganismi benefici con capacità di biocontrollo e biostimolante. Oltre alla fertilità, il nuovo prodotto sarà testato in campo per valutare la capacità di difesa della vite e delle leguminose da malattie fungine, come ad esempio oidio e peronospora.  

 

L’avvio dei progetti è previsto nella seconda metà del 2023.  

progettoager.it

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