FestivAlguer, dieci appuntamenti dedicati alla danza per la ventesima edizione del festival di arti performative

FestivAlguer, dieci appuntamenti dedicati alla danza per la ventesima edizione del festival di arti performative

Quest’anno sarà la danza, declinata in forme e generi differenti, a guidare la XX edizione del FestivAlguer, il festival internazionale di arti performative della città catalana, ideato e allestito da ExPopTeatro, sostenuto dall’Assessorato regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, dalla Fondazione Alghero e dalla Fondazione di Sardegna con il patrocinio del Comune di Alghero.   

 

Sei formazioni per dieci spettacoli distribuiti in tre giornate, il 16, 17 e 18 dicembre con performances di danza in loop che coinvolgeranno attivamente il pubblico, vero protagonista degli spettacoli. 

 

Il programma. 

Si parte con lo spettacolo “Miss Lala al Circo Fernando/in a room - un panorama di esperienze”, protagonista Marigia Maggipinto, storica interprete della compagnia del Tanztheater di Pina Baush. Straordinaria danzatrice la Maggipinto, ideatrice dello spettacolo insieme alla coreografa Chiara Frigo, riproporrà le diverse coreografie della Bausch – grande innovatrice con il suo teatro-danza dell’arte puramente coreutica - coinvolgendo il pubblico in uno spazio intimo di frammenti, memorie e aneddoti. Lo spettacolo, previsto alle 17 al MŪSA, il Museo Archeologico di Alghero, negli spazi della sala Mosaico in via Carlo Alberto 72, verrà riproposto alle 18 e alle 19.30. 

A seguire l’associazione culturale e folklorica “Ittiri Cannedu” presenterà alle 19 in piazza San Michele uno spaccato dei più famosi balli sardi. Ad accompagnare i danzatori gli strumentisti Totore Chessa all’ organetto e alla fisarmonica, Tore Matzau alla chitarra e Giovannino Marreu alla voce. 

 

Venerdì 17 dicembre saranno gli spazi dell’ex Mercato civico ad ospitare dalle 17 l’acclamatissimo lavoro del coreografo londinese Alexander Whitley “Pattern Regression”, opera visivamente accattivante, realizzata insieme all'artista digitale Memo Akten, che induce a riflettere sull'apprendimento e sulla memoria in relazione alla tecnologia dell'intelligenza artificiale. Utilizzando un’installazione di luci mobili in grado di tracciare e rispondere in modo intelligente ai ballerini, Pattern Regression coinvolgerà in una danza psichedelica gli spettatori. Lo spettacolo verrà riproposto alle 18 e alle 19. 

 

Alle 18.30 appuntamento in piazza San Michele con il teatro fisico e la danza site specific delle coreografe e performers Marianna Moccia e Valeria Nappi della compagnia FUNA. Lo spettacolo “ROOM 22” è un progetto nato dalla convivenza forzata tra le due artiste durante il lockdown del 2020. Due corpi trovano il contatto fisico, valicando i confini della solitudine grazie alla danza. La performance terminerà con l’allestimento di una balera dove gli spettatori verranno invitati a ballare.  

 

Chiusura del festival domenica 18 dicembre con la conclusione del progetto inedito “Umbratile. Cantica” dell’attrice Monica Serra e del musicista filosofo Fabio Talloru, esperimento partito durante la diciottesima edizione del FestivAlguer come performance urbana ispirata al pensiero dello scrittore Giordano Bruno. Lo spettacolo, in programma alle 17 in piazza San Giovanni, coinvolgerà lo spettatore dentro la scena, organizzata nella dimensione rituale della sala da ballo con live set affidato a Sara Cappai.  

 

Alle 18.30 gli spazi de Lo Quarter, allestiti a festa, ospiteranno lo show dedicato al ballo, al ritmo e alla musica che supera i generi, gli stili e le nazioni: “Dancefloor”, il nuovo concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio, il celebre ensemble multietnico, nato nel 2002 nell’ombelico di Roma, omonimo rione della città, da un’idea di Mario Tronco, per raccontare la storia di un’utopia diventata realtà.  

festivalguer.net 

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