I Pomeriggi della Fondazione, due nuovi appuntamenti a Sassari e Cagliari

I Pomeriggi della Fondazione, due nuovi appuntamenti a Sassari e Cagliari

Con la presentazione di due libri (“Un Paese a metà” di Antonio Sassu e “Ti racconterei altre storie, sempre più maravigliose” ispirato alle lettere di Antonio Gramsci), dopo l'interruzione per il Covid, riprende l'attività de “I Pomeriggi della Fondazione” nelle due sedi di Sassari e di Cagliari. 

 

Si riparte da Cagliari, lunedì 5 dicembre alle 17.30, con il libro illustrato da Francesco Del Casino e con l'introduzione della scrittrice Noemi Ghetti e la postfazione dell'antropologo Pietro Clemente e la lettura di alcune lettere di Gramsci tradotte in sardo da Francesco Sedda.  

 

Ispirate dalle lettere e dai racconti, le molte illustrazioni di Francesco Del Casino regalano immagine e colore alla straordinaria vita del grande pensatore sardo. E mostrano, in un affresco unitario, la sua personalità eccezionale, i suoi interessi molteplici, l’ingegno poliedrico e spregiudicato che emergono dalla corrispondenza. Le favole, i racconti, i ricordi, le caricature bizzarre e le folgoranti istantanee, che balenano improvvise nei testi scelti per questo volume, sono tratti da alcune delle centinaia di lettere di Gramsci, in massima parte inviate a donne: la madre Giuseppina Marcias e la sorella Teresina, le sorelle russe Schucht, Giulia ed Eugenia, e dal 1925 Tatiana, che vive in Italia; e infine ai due figli, Delio e Giuliano, ai quali scrive sempre individualmente. 

 

Mercoledì 7 dicembre appuntamento a Sassari col libro del professor Antonio Sassu che analizza “la questione meridionale dalle origini ai giorni nostri. Con l'autore (ex presidente del Banco di Sardegna ed ex assessore regionale alla Programmazione) dialogheranno lo storico della pubblica amministrazione Guido Melis (La Sapienza di Roma), l'economista Luca Deidda (Università di Sassari) e il direttore generale di Abinsula Antonio Solinas. Modera il dibattito il giornalista Giacomo Mameli.  

 

Il volume è di estrema attualità in questo momento politico che vede – scrive l'autore - “un nuovo interesse per il Mezzogiorno e con un Pnrr che potrà rappresentare un momento di ripresa per tutta l'Italia” perché “la crescita delle regioni deboli aiuta la crescita delle regioni forti, siamo tutti interdipendenti”. 

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