“Skillellé. Pronti per il mondo”. “Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani”. Doppio appuntamento con lo scrittore Giorgio Vasta, venerdì 15 novembre, ore 18.30 alla Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta 2, Cagliari e sabato 16 novembre, ore 9 al Liceo Eleonora d’Arborea, Via Carboni Boi 5, Cagliari. Esiste un luogo nel mondo dove non c’è nulla: “Absolutely nothing”, appunto, come recita il titolo del libro di Giorgio Vasta, autentica sfida narrativa classe 1970, protagonista del nuovo appuntamento di “Skillellé. Pronti per il mondo”, progetto firmato dall’associazione Malik sui temi del contemporaneo e selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Ottomila chilometri, dalla California alla Louisiana, di aree deserte, residui di città, cimiteri di aerei e storie di uomini sospesi. “Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani” è il racconto di un lungo viaggio partito da Los Angeles e arrivato fino a New Orleans attraverso un mondo desolante e poetico al tempo stesso, in cui l'autore ci guiderà in dialogo con la traduttrice Ilide Carmignani, venerdì 15 novembre (ore 18.30), alla Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta 2, e sabato 16 novembre (ore 9) al liceo Eleonora d’Arborea. Una sfida narrativa, ma anche editoriale, pubblicata nel 2016 dalla casa editrice Quodlibet-Humboldt. Un reportage realizzato da Vasta a bordo di una jeep assieme ad altri due compagni: Giovanna Silva, fotografa e responsabile del progetto editoriale, e Ramak Fazel, fotografo statunitense con radici iraniane. Tre sguardi lucidi e visionari, diversissimi tra loro, che forse proprio grazie all’indicibilità del deserto, danno vita a una nuova esperienza della parola. Una storia che pagina dopo pagina non si fa autobiografia, non risponde ai canoni di una pura finzione narrativa, non è una guida di viaggio né un percorso letterario. Semplicemente, è un racconto che prova a descrivere il vuoto, il nulla, riportandone lo spaesamento, la bellezza e il sollievo che si prova, a tratti, a sentirsi puro margine nelle vaste terre di confine.