Un racconto fotografico, rigorosamente in bianco e nero, della tradizionale e spericolata corsa a cavallo in onore di San Costantino Imperatore, raccontato con immagini realizzate nell’arco di 23 anni. Una manifestazione della tradizione della Sardegna appunto “tradizionale” e non “folkloristica” ne “folkloristicizzata” come sta accadendo nella maggior parte delle tradizioni della nostra terra che, ormai, si svolgono in funzione di “quelli che vengono da fuori”, dei turisti e non più in funzione di un’esigenza intima e religiosa del contesto sociale in cui si svolgono. L’Ardia di Sedilo, al di là delle inevitabili variazioni dovute al mutare dei tempi e delle folle da stadio che ogni anno la seguono, riesce ancora a conservare una sua genuinità intesa come attaccamento alla tradizione, come sentimento religioso alla sua base e come partecipazione popolare, saldamente refrattaria all’attuale tendenza di trasformazione in business delle manifestazioni della nostra tradizione.