Torna The Photo Solstice, il progetto della Fondazione di Sardegna nell'ambito del programma AR/S - Arte Condivisa in Sardegna a cura di Marco Delogu che a partire dalla fotografia si apre a nuove discipline e linguaggi. Inaugurato nel 2018 nel Parco Nazionale dell’Asinara, il progetto è giunto alla sua VI edizione e, dopo un biennio in Barbagia, sarà ospitato per il secondo anno consecutivo a Cagliari dal 21 al 22 giugno 2024. The Photo Solstice è un programma multidisciplinare di mostre, lecture, talk, workshop e momenti di dialogo e confronto con alcune delle figure più importanti del panorama della fotografia e dell’arte internazionale.
Il tema degli incontri pubblici di quest’anno è What’s Next – Progetti per il futuro. In dialogo con il curatore Marco Delogu una rosa di ospiti che, tra le ore 16:00 e le ore 19:00 del 21 e 22 giugno alla Fondazione di Sardegna, condividono progetti e visioni a partire del loro percorso legato ad alcune tra le più prestigiose istituzioni culturali d’Europa: Chiara Bertola, critica, curatrice e direttrice della GAM – Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Torino; Cristiana Collu, storica dell’arte, curatrice e direttrice di museo; Laurie Hurwitz, curatrice presso la MEP - Maison Européenne de la Photographie di Parigi; Martina Mazzotta, storica dell’arte, autrice, curatrice e Associate Fellow al Warburg Institute di Londra; Stefano Velotti, professore ordinario di Estetica nel Dipartimento di Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma.
Il programma di questa edizione include anche l’inaugurazione della mostra Traces di George Georgiou e Vanessa Winship, dedicata alla costa occidentale e alle aree interne della Sardegna.
Il progetto Traces è l’esito di un’esperienza di residenza e produzione fotografica sul territorio sardo, promossa dalla Fondazione di Sardegna e che rientra nel programma di AR/S - Arte Condivisa “Commissione Sardegna”, che negli anni ha portato sull’isola i fotografi Marco Delogu, Guy Tillim, Pino Musi, Paolo Ventura, Tim Davis e Olivo Barbieri, sostenendone la ricerca e producendo le opere.
Dalla fine degli anni Novanta, il duo Georgiou – Winship lavora congiuntamente a progetti a lungo termine su ritratti, paesaggi, reportage e fotografia documentaria, nell'Europa orientale e negli Stati Uniti. Dopo aver vagabondato insieme a George Georgiou per circa dieci anni (dal 1999) nei Balcani, in Turchia e nei territori del Mar Nero, vivendoci e realizzando lavori che hanno incontrato il consenso di pubblico e critica, Vanessa Winship raggiunge il meritato successo con una serie di ritratti realizzati in Anatolia dal titolo Sweet Nothings (2007), un progetto che rappresenta una svolta fondamentale nell’approccio formale della fotografa britannica: abbandona la fotografia intimista e di reportage in 35mm e passa al ritratto in banco ottico, quindi ad una fotografia ancor più lenta e riflessiva, che le vale un primo premio al World Press Photo nella sezione ritratto, il Photographer of the Year ai Sony World Photography Awards, il National Portrait Gallery Prize e infine l’Henri Cartier-Bresson Award.
Traces resterà aperta dal 21 giugno al 30 settembre nella sede di Cagliari della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta, 2.