Società, disponibili i risultati dello studio sull’impatto sociale del lavoro in carcere

Società, disponibili i risultati dello studio sull’impatto sociale del lavoro in carcere

Vantaggi per i diretti interessati e per la comunità e benefici “diretti e misurabili nel breve periodo” per tutti i soggetti coinvolti. Sono i risultati evidenziati dallo studio multicentrico “Valutare l’impatto sociale del lavoro in carcere”, promosso da Fondazione E. Zancan, Compagnia di San Paolo, Fondazione con Il Sud e Fondazione Cariparo, con il patrocinio del Ministero della Giustizia. 

 

Realizzato con il coinvolgimento di 300 detenuti di tre istituti penitenziari (Padova, Siracusa, Torino) e che lavorano per l’Amministrazione Penitenziaria, lavorano alle dipendenze di cooperative o che non lavorano, lo studio ha approfondito i benefici del lavoro dei detenuti, evidenziando, tra gli altri, i benefici che spiegano la riduzione dei rischi di violenza nelle carceri e di recidiva, amplificando l’offerta di “lavoro autentico e abilitante”. 

 

Il rapporto mette a disposizione indicazioni “operative” e allo stesso tempo “politiche”: i risultati parlano di condizioni organizzative per meglio gestire la condizione di detenzione e le sue finalità. Le organizzazioni solidaristiche e imprenditoriali che partecipano a questa sfida “dentro” e “fuori” il sistema penitenziario con il loro impegno prefigurano i vantaggi di scelte necessarie e misurabili a favore delle persone detenute, di chi gestisce la detenzione, delle famiglie, delle imprese che offrono lavoro, delle comunità di riferimento. 

 

Il rapporto è pubblicato nel numero monografico 5/2021 di Studi Zancan ed è scaricabile qui

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